Il Faraone(Jerzy Kawalerowicz,1966)

FARAONE POLACCO  ovvero  L’ULTIMO FARAONE(Carlo Jacob,2017)

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IL FARAONE(1966)
Un film di Jerzy Kawalerowicz. Con Jerzy Zelnik, Barbara Brylska, Krystina Mikolajewska Titolo originale Faraon,  184 min,  Polonia

Cast:
Jerzy Zelnik: Ramses XIII/Lykon, il sosia,  Wiesława Mazurkiewicz: Nikotris, sua madre,  Barbara Brylska: Kama, sacerdotessa fenicia,  Krystyna Mikołajewska: Sara, concubina di Ramses,  Ewa Krzyżewska: Hebron, donna di Tutmosis,  Piotr Pawłowski: Herhor, sommo sacerdote di Ammone,  Leszek Herdegen: Penteur, profeta egiziano,  Stanisław Milski: Mephres, sommo sacerdote,  Kazimierz Opaliński: Béroès, profeta caldeo,  Mieczysław Voit: Samentu, sacerdote di Seth,  Alfred Łodziński: Hiram, principe di Tiro, capo dei fenici,  Andrzej Girtler: Ramses XII,  Emir Buczacki: Tutmosis, amico di Ramses XIII,  Józef Czerniawski: Mentesufis, sacerdote di Ammone,  Edward Rączkowski: Dagon, banchiere di Ramses XII,  Ryszard Ronczewski: Eunane,  Leonard Andrzejewski: Tehenna, comandante libico,  Jerzy Block: fallah che scava il canale,  Bohdan Janiszewski: sommo sacerdote guardiano del labirinto,  Wiktor Grotowicz: Nitager, generale egiziano,  Jarosław Skulski: Sargon, ambasciatore assiro,  Marian Nosek: Rabsun, mercante fenicio,  Lucyna Winnicka: sacerdotessa alla mummificazione di Ramses XIII

Soggetto di Tadeusz Konwicki tratto dal racconto “Faraon” di Bolesław Prus (1847–1912)

Consulenza storica di Shadi Abdel Salam, futuro regista egiziano, scenografia  della serie tv “La lotta dell’uomo per la sua sopravvivenza di Roberto Rossellini, regia del film “La mummia”(Egitto, 1969).

“Non è un racconto storico nel vero senso della parola, ma è soprattutto un’approfondita analisi di un sistema di potere……La storia di Ramsete XIII è un tipico esempio del comportamento di un giovane che entra nella vita con fiducia e bisogno di rinnovamento. Egli non sa ancora nulla dell’alta ragion di stato, egli non ha alcun interesse nelle leggi che governano un complesso apparato di potere. Si ritiene semplicemente di essere la persona giusta per cambiare l’ordine esistente delle cose.”

Tadeusz Konwicki

 

Nota: il vecchio faraone Ramsete XII e il figlio Ramsete XIII, sono puro frutto di fantasia. Il Nuovo Regno si era concluso con Ramsete XI della XIX dinastia quasi un secolo prima.

 

Egitto, X secolo a.C. L’impero vive l’ultimo periodo di splendore, minacciato a Oriente dalla potenza Assira e a Occidente dai turbolenti libici. Il vecchio faraone crede nella diplomazia e nella potenza del suo esercito, sostenuto dalla casta sacerdotale che è la vera padrona dello Stato. Ma il giovane Ramsete(Jerzy Zelnik), spalleggiato dal suo amico e cugino, generale Thutmosis(Emir Buczacki), e sordo ai consigli della madre, vorrebbe muovere guerra al potente vicino per cacciarlo dalla Palestina e ripristinare il dominio egiziano su quella regione, evitando inoltre una prossima invasione del suolo egiziano.

Ma i fondi scarseggiano, le casse dello Stato sono vuote e i banchieri egiziani e fenici sono restii a finanziare un sistema indebolito. Nel giovane comincia a farsi strada un pensiero eversivo: liberarsi dal potere sacerdotale, confiscare il suo immenso tesoro custodito nel “Labirinto” e finanziare così la guerra. I sacerdoti cominciano a prepararsi ingaggiando un sosia del principe, il greco Likon.

 

Il nobile fenicio Hiram(Alfred Łodziński) viene a sapere che i sacerdoti stanno complottando con quelli assiri per giungere a un trattato in cambio della pace: agli Assiri la Fenicia e allEgitto Israele. I banchieri Fenici, quindi, sono disposti a finanziare i piani del giovane Ramsete pur di non cadere sotto il dominio assiro.

Per convincere ancora di più il principe ad assecondare i piani fenici, Hiram ha un’idea che coinvolge la vita privata di del giovane. Ramsete ha un’amante, Sara(Krystyna Mikołajewska), una fanciulla ebrea della quale è innamorato e da cui ha avuto un figlio, con grande scandalo dei sacerdoti perché il bambino è mezzo ebreo, dalla quale Ramsete deve essere allontanato, per scongiurare la possibilità di un successore israelita. Invitato da Hiram a visitare il tempio di Astarte, principale dea fenicia, la bellissima sacerdotessa Kama(Barbara Brylska) lo irretisce a tal punto che il giovane ne diventa schiavo e comincia a fidarsi ciecamente dei suoi consigli  per una guerra senza esitazioni.

Viene il momento della morte del vecchio faraone: il principe Ramsete diventa Ramsete XIII. Riceve i messi assiri ma li insulta e li provoca. Nello stesso tempo comincia a liberarsi della casta sacerdotale la quale promette Kama a Likon purché uccida Sara e il figlio. Il piano è di sostituire Likon a Ramsete, il quale viene incoronato ma rifiuta di essere consacrato primo sacerdote: sarà il primo faraone laico. Hiram rivela che i finanziamenti fenici non sono più possibili poiché gli Assiri, in base al trattato con i sacerdoti, cominciano a spogliare la Fenicia di tutte le sue ricchezze per i colossali tributi mai pagati.

Un traditore è disposto a guidare gli uomini del faraone nel labirinto per impossessarsi del tesoro sacro. Ma la casta sacerdotale è troppo potente e non ha perso del tutto il favore del popolo. L’assalto del popolo al tempio, ordinato da Ramsete,  fallisce grazie ad una provvidenziale eclisse solare, opportunamente prevista dal sommo sacerdote. Il fedele Thutmosis e quelli che conoscevano la mappa del labirinto vengono uccisi.

La rivoluzione voluta dal giovane naufraga e Ramsete XIII ne pagherà tutte le conseguenze.

Immaginate un colossal hollywoodiano senza gli ingredienti di un colossal hollywoodiano. Qui sono assenti storie d’amore, ambienti lussuosi, attori miliardari che gigioneggiano, musiche roboanti, cenni storici approssimativi, lieto fine d’obbligo, colori ipersaturi, dialoghi scontati e retorici, trame esili (cfr “Sinuhe legiziano” (Michael Curtiz,1954), “La regina delle piramidi”(Howard Hawks,1955), “I dieci comandamenti” (Cecil B.De Mille,1956) e tanti altri).

Qui la trama è tutt’altro che esile, anzi, a volte, è decisamente complessa, qui si ragiona di affari di stato, qui riecheggia il problema della separazione fra politica e religione, qui si parla di casse statali vuote e di minacce di invasione, qui ci si muove fra gli edifici degli antichi egizi (tranne qualche ricostruzione in studio laddove la presenza dei turisti ostacolava le riprese). Questo è il film del grande maestro polacco Jerzy Kawalerowicz, che nel 1967 qualche critica astiosa tacciava di opera lenta, pesante e noiosa.

La ricostruzione ambientale, i costumi, le armi, i movimento degli eserciti, persino i riti imposti dal sommo sacerdote per propiziare qualunque impresa (all’inizio il cammino dell’esercito viene deviato per non calpestare uno scarabeo sacro) sono filologicamente perfetti. Tre anni di lavorazione fra Egitto, Uzbekistan e Polonia, migliaia di comparse.

 

Nomination per l’Oscar al miglior film in lingua originale(1967), in concorso al Festival di Cannes(1966).

 

Trailer

Danza di Kama

https://www.youtube.com/watch?v=GorLEDEhRnU

Il giovane Ramsete

https://www.youtube.com/watch?v=hPJaM9chk3Y

Ramsete e i sacerdoti

 

Film completo

https://www.youtube.com/watch?v=iDUgigISy98

 

Foto

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Autore: Carlo Jacob

Cinema e vita

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